Ognuno è un “prodotto” da raccontare.
E’ bene ricordare che nell’interazione relazionale con i nostri clienti o potenziali tali, noi stessi, o comunque chi direttamente interagisce con il cliente, è parte determinante della narrazione.
Noi stessi diventiamo “prodotti” da raccontare, di un racconto che ha come protagonista il cliente, mentre noi siamo il “prodotto” che lui acquisterà e probabilmente consiglierà ad amici, parenti ad altre persone.
La narrazione è ovunque, fuori e dentro di noi, e per gestirla in modo proficuo occorre in primis la volontà e la capacità di ascoltare, di raccogliere e comprendere i bisogni altrui, provare empatia e desiderio di trasferire benessere.
Lo storytelling di un marchio continua all’interno del punto vendita attraverso il proprio staff.
Lo staff diventa quindi narratore d’eccellenza, è traghettatore di valori e di storie autentiche. Parliamo dunque di storytelling relazionale.
Protagonista principe di questo racconto non è l’azienda o ancor meno il prodotto, ma come detto è rigorosamente il Cliente.
E’ lui al centro , il nostro racconto è costruito attorno a lui, ai suoi bisogni e desideri.
Obiettivo dello staff in store è, attraverso il racconto, conquistare il cuore e la mente del cliente, coinvolgerlo ed emozionarlo.
Fare storytelling relazionale significa mettere il cliente al centro