La crisi economica e sanitaria che stiamo vivendo potrebbe essere l’opportunità per i marchi di dimostrare la propria visione di centralità delle persone, dei clienti: stando vicini ai propri consumatori apportando nelle loro vite valori preziosi.
Con l’aumento dei tassi d’infezione il sentiment delle persone si è abbassato, portando frustrazione, sconforto e paura.
Oggi i tempi sembrano bui, è non sapere esattamente quando tutto questo migliorerà e finirà, contribuisce la sfiducia nelle persone. Ecco un marchio con la sua presenza può essere arricchente: offrendo ai propri clienti qualcosa che permetta loro di sognare, uno spazio incontaminato che risvegli emozioni positive e fiducia.
La comunicazione del marchio, in questo caso, si traduce in un vantaggio tangibile importante per il cliente. Occorre essere differenti, apportare nelle vite dei propri clienti speranza, ottimismo, fiducia, serenità. Il significato di una cultura cliente centrica è anche questo, non solo dati, è rilevante la parte emozionale e relazionale. Oggi il cliente ha bisogno di noi. Senza pretendere nè aspettarci nulla in cambio è il momento di dare, regalare sogni, luce. Il ritorno, quando tutto finirà, sarà in legami profondi e intimi tra i clienti e il marchio stesso, avvantaggiato da una reputazione alta.